"Se gli infermieri generalisti e quelli pediatrici fossero inseriti a pieno titolo nelle comunità scolastiche cosi come da noi richiesto e come nei migliori sistemi di welfare il caso del piccolo Lorenzo non sarebbe tale. Come presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli faccio appello al buon senso e alla sensibilità umana e sociale delle istituzioni, in primis Regione, Asl e Provveditorato agli studi, affinché venga restituito al più presto il diritto allo studio al bambino".
Cosi Teresa Rea, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di NAPOLI sulla vicenda del piccolo Lorenzo affetto da Sma che per frequentare la scuola avrebbe bisogno di un'assistenza particolare, da parte di un infermiere specializzato che possa intervenire immediatamente in caso di bisogno.
"Alle stesse istituzioni - aggiunge la Rea - chiediamo anche che la presenza di infermieri in classe diventi al più presto realtà per fornire assistenza diretta agli studenti in caso d'infortuni e malattie, per una corretta attività di screening e di sicurezza della comunità scolastica anche in collegamento tra il personale scolastico, la famiglia, gli operatori sanitari e la comunità. Un ruolo non da creare ex novo, quindi bensì una derivazione di quello dell'infermiere di famiglia e di comunità".