Page 32 - Napolisana n.2 2018
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32 Giugno 2018
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Un Consultorio per donne con disabilità
Nuova struttura all’Ospedale Annunziata.
E’ il l terzo in Italia
Anche a Napoli un consultorio per le donne con disa- spositivi relativi alla salute sessuale delle donne con disabilità
bilità. Sarà ospitato all'interno dell'ospedaleAnnunziata, (come contraccettivi, lettini per la visita ginecologica, apparec-
centro storico della città. È il terzo in Italia. Il primo chiature per la mammografia). Per le donne disabili la Asl Na-
consultorio ginecologico per donne disabili fu aperto nel 2007, poli 1 Centro, ha acquistato la sedia ginecologica specifica ed un
nell'Ospedale S. Anna di Torino, un altro spazio dedicato a loro ecografo ad alta sensibilità per effettuare il test prenatale come
si trova a Roma. Il presidio sanitario dell'Annunziata ha come il test combinato (bitest e translucenza nucale), basato sulla mi-
suo mandato istituzionale la tutela della salute della donna e del surazione ecografica di parametri anatomici e funzionali del feto
bambino e nel tempo sta potenziando in termini di accoglienza e sul risultato di esami ematochimici.
e presa in carico soprattutto di comunità forte mente a rischio so-
cio-sanitario. È stato anche acquistato un ecografo ad alta sen-
sibilità per effettuare il test prenatale, come il test combinato (bi-
test e translucenza nucale), basato sulla misurazione ecografica
di parametri anatomici e funzionali del feto e sul risultato di esa-
mi ematochimici. Questo test rientra nei nuovi Lea e sarà da su-
bito disponibile nella nuova struttura.
I sevizi saranno rivolti a donne con disabilità motorie e altre
tipologie di svantaggi che sono fortemente discriminate per la
mancanza di accessibilità fisica a servizi per la salute sessuale
e riproduttiva, in linea con le indicazioni del ‘Secondo Manife-
sto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nel-
l'Unione Europea. Una particolare attenzione sarà riservata ai di-
NAPOLI La Campania resta assieme alla L’Istat: la Campania tante (4,5 per mille). La mobilità ospeda-
Sicilia l'area regionale con il saldo negativo è in testa per i viaggi liera, sebbene resti legata a diverse motiva-
peggiore tra mobilità in uscita e i ricoveri zioni, è spesso dovuta all'assenza di
registrati presso le proprie strutture ospeda- della salute un'offerta di strutture ospedaliere o reparti di
liere, dato che effettua 0,4 ricoveri in entrata alta specializzazione, che sono concentrate
per ogni ricovero in uscita. Confermato il trend negativo prevalentemente al Centronord; questa evi-
sull'assistenza, le regioni denza aiuta a spiegare in parte la forte mo-
Un saldo che in termini costa alla Cam- bilità in uscita dal Mezzogiorno. Ma le
pania all'incirca trecento milioni di euro meridionali restano fortemente regioni con la quota più elevata di mobilità
l'anno. II Rapporto annuale 2018 dell’lstat svantaggiate in uscita siano Molise, Basilicata e Calabria
(rispettivamente il 26,7, il 23,7 e il 21,2 per-
fotografa una situazione eterogenea, a par- cento dei ricoveri dei residenti nel 2016)
tire dai posti letto: nel 2015 la media nazio- sono le stesse regioni che hanno la percen-
nale è scesa a 3,6 posti per mille abitanti tuale più bassa di cittadini soddisfatti per
(erano 3,9 nel 2010), ma la maggior parte l'assistenza medica ospedaliera ricevuta nel
delle Regioni del Nord ha una dotazione su- luogo di residenza (il 25,6, 12,6 e il 21,1 per
periore alla soglia, con l'eccezione di Ligu- cento rispettivamente). Mentre le regioni
ria e Veneto (3,6 per entrambe). Per contro, più attrattive per l'assistenza ospedaliera
il Molise è l'unica regione meridionale con sono la Lombardia e l'Emilia-Romagna, le
una dotazione elevata di posti letto per abi- quali effettuano, rispettivamente, 3,0 e 2,4
ricoveri in entrata per ogni ricovero in
uscita.