Page 6 - Napolisana n.1 2018
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6 Marzo 2018
Allarme
Sicurezza
E’ boom di aggressioni
Ogni anno circa 1200 atti
di aggressione ai danni
dei lavoratori della sanità.
Ma l’84 per cento dei casi
non viene denunciato:
spesso non si denuncia
per pudore o per paura.
Fenomeno in preoccupan-
te espansione.
di Pino De Martino
Inumeri dicono che ogni anno si con- Purtroppo, ed è questo un ulteriore allarme, od accompagnatori/visitatori.
tano circa milleduecento atti di ag- il fenomeno registra negli ultimi tempi una Il fenomeno dilaga - La maggior parte
gressione ai danni dei lavoratori della crescita esponenziale.
sanità (dati Inail, confermati dal ministero delle aggressioni, dicono i dati, è scatenata
della Salute). Ovvero, il 30 per cento dei Se in teoria tutti gli operatori della sanità da una prestazione negata, a cui il paziente
4mila casi totali di violenza registrati nei sono potenzialmente a rischio di tutti i tipi pretende di avere diritto, ma che, per legge o
luoghi di lavoro. E riguardano, in ordine di di violenza, nella maggior parte delle casi- anche per mancanza di risorse, non gli può
casi, infermieri, medici, farmacisti e altri stiche il personale sanitario più interessato essere erogata. Inoltre il blocco del turnover,
professionisti del settore. Sette volte su dieci ed esposto è quello infermieristico, proba- la carenza di personale, gli orari massacranti,
le vittime delle aggressioni sono donne. In bilmente a causa della maggior vicinanza e la carenza di fondi da destinare alla messa
media sono circa tre episodi di violenza al contatto con i pazienti. Ma anche tra i medici in sicurezza delle sedi sono tutti fattori che
giorno, dalle percosse, agli insulti, fino ai i casi stanno aumentando. Tra le aree mag- mettono a rischio la sicurezza dei professio-
tentativi di stupro. Ma sono numeri che sot- giormente a rischio, l’area territoriale, con i nisti della sanità. In sintesi, buona parte del
tostimano il fenomeno. Sono falsati. Circa presidi di guardia medica, gli ambulatori, i dilagare del fenomeno è da attribuire al pro-
l’84 per cento dei casi non viene denunciato servizi psichiatrici, quella ospedaliera, ed in gressivo e visibile definanziamento del Ser-
Spesso non si denuncia per pudore e per non particolare il pronto soccorso, e il 118. Nel vizio Sanitario Nazionale.
scoperchiare situazioni di inadeguatezza merito della tipologia dei casi di violenza si
strutturali. Ma anche per paura di ritorsioni individuano: 1) violenza non fisica (psico- Gli interventi - Siamo difronte, dunque,
e di nuove e più gravi conseguenze, o sola- logica e verbale): insulti, minacce, intimida- a una grave emergenza. Essa mette a grave
mente per evitare scocciature burocratiche. zioni, stalking; 2) violenza fisica: schiaffi, rischio l’incolumità fisica degli operatori sa-
Insomma, a conti fatti, si stima che meno di morsi, bastonate, fino ad arrivare ai casi più nitari nello svolgimento dell’attività profes-
un terzo delle aggressioni subite in corsia, gravi di omicidio. L’aggressione proviene sionale, ma anche l’ordinario svolgimento
pronto soccorso, 118 e via dicendo, vengono non solo dai pazienti ma anche dai parenti delle attività di cura e di assistenza sanitaria,
denunciati e resi noti. a tutto svantaggio dei cittadini e dell’appli-
Il Ministero della Salute - Nella tradu-
zione italiana della definizione del NIOSH
(National Institute of Occupational Safety
and Health), considera la violenza sul luogo
di lavoro come: Ogni aggressione fisica,
comportamento minaccioso o abuso verbale
che si verifica nel posto di lavoro” ed è ad-
dirittura considerata un importante problema
di salute pubblica nel mondo (WHO, 2002).