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10 Giugno 2018
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organizzativi al fine di eliminare sprechi, zione del fatto che “l’efficacia e l’efficienza ai professionisti inseriti nelle Aziende e nelle
tempi morti ed ottimizzare i flussi di lavoro. del nostro sistema salute non dipendono solo Organizzazioni del sistema.
Sull’adozione di nuove formule di assegna- dalla qualità e quantità delle risorse disponi-
zione logistica degli assistiti con particolare bili ma anche dal modo in cui lavoro, capi- Ad oggi le rimodulazioni organizzativa o
attenzione alle piattaforme, all’aggregazione tale e tecnologia vengono combinati la sperimentazione di nuovi modelli orga-
dei pazienti per omogeneità di risposta assi- nell’ambito di un modello organizzativo che nizzativo/gestionali si è mossa prevalente-
stenziale invece che per specializzazione cli- non deve essere necessariamente nuovo, ma mente sulle logiche dell’aggregazione di
nica, all’intensità assistenziale e alla che può essere anche preesistente purché ri- strutture, di unità operative o di intere
complessità delle cure. Sull’approccio stra- definito nelle variabili che ne sostengono la Aziende secondo il criterio dell’Area vasta o
tegico alla gestione delle risorse umane. Sul- struttura, le direttrici operative e i criteri ge- della mega Azienda oppure sul disegno e
l’utilizzo massiccio di tecnologie per la stionali. Fare ricerca in ambito organizzativo l’attuazione di modelli a base dipartimentale
gestione dei flussi informativi e della comu- e portare la peculiarità del sapere e del sa- o nella differenziazione dell’offerta ospeda-
nicazione. Sullo sviluppo di sistemi in grado persi organizzare degli infermieri è un obiet- liera secondo il modello Hub & Spoke.
di “governare” sia le strutture verticali del- tivo sfidante ma ineludibile non solo per i
l’organizzazione (i dipartimenti, i diversi risultati da perseguire per gli assistiti ma Ma ben poco si è visto e si legge su * ri-
Servizi sanitari e socio sanitari), sia i pro- anche per dare soddisfazione e motivazione modellizzazioni e revisioni dei processi pro-
cessi orizzontali di assistenza e cura intra ed duttivi professionali sulla *diversificazione
extraospedalieri con focus sulla continuità dei ruoli organizzativi intermedi, sulla pos-
assistenziale e sulla domiciliarizzazione del-
l’assistenza. sibile maggiore appro-
priatezza derivante
“In questa fase storica, ragiona la sena- dall’inserimento *di
trice e past President Ipasvi - si è venuta af- funzioni specialistiche
fermando l’attenzione a tutto ciò che può nei processi di cura ed
contribuire alla sostenibilità del sistema sa- assistenza sulla *ridefi-
lute da una parte e all’efficacia ed appro- nizione dei percorsi e
priatezza delle prestazioni e dei processi della rete assistenziale
clinico assistenziale dall’altra”. E poi secondo i criteri dell’ap-
grande “rilevanza a percorsi e processi di propriatezza, dell’equità
studio e ricerca che, per quanto attiene l’in- distributiva superando le
fermieristica, devono evidentemente basarsi ormai inefficienti stan-
e procedere sulla scia di quella peculiarità dardizzazioni gestionali
disciplinare e muoversi nei diversi campi delle risorse con l’obiet-
dell’attività infermieristica: nell’assistenza tivo reale e oggettivabile
diretta alla persona, nella formazione dei di sostenere il costante
professionist. Ma è evidente che tale con- aumento della domanda
statazione, dice la Silve- sanitaria, della comples-
stro, induce a riflettere sul sità dei processi, della
fatto che aumentare la sostenibilità del sistema.
qualità assistenziale e
rendere il Sistema salute
più efficace ed efficiente,
significa definire inter-
venti che siano capaci di
impattare sui processi or-
ganizzativi, cambiare le
pratiche di lavoro, svilup-
pare i perimetri professio-
nali, innovare le
procedure operative, ride-
finire i modi e i luoghi del-
l’assistenza, realizzare
molteplici casi di studio
sulle più diverse forme di
innovazione organizza-
tiva”. Anche in considera-