Page 36 - Napolisana n.1 2018
P. 36
36 Marzo 2018
continuad da pagina 35
golarità di ogni situazione, infatti – ha con- che non può giovare a migliorare i servizi Ma sempre come infermiera poi è arrivata in
tinuato -, non è mai abbastanza seguire un offerti, e che un’amministrazione saggia non Argentina. E quando io, a vent’anni, ero in
protocollo, ma si richiede un continuo – e fa- può intendere in alcun modo come una fonte punto di morte, è stata lei a dire ai dottori,
ticoso! – sforzo di discernimento e di atten- di risparmio”. Papa Francesco davanti ai anche discutendo con loro: “No, questo non
zione alla singola persona. Tutto questo fa 6.500 infermieri ha anche avuto un mo- va, bisogna dare di più”. E grazie a quelle
della vostra professione una vera e propria mento di commozione personale ricordando cose, io sono sopravvissuto. La ringrazio
missione, e di voi degli “esperti in umanità”, un episodio della sua vita: “Vorrei rendere tanto! E vorrei nominarla qui, davanti a voi:
chiamati ad assolvere un compito insostitui- omaggio – ha detto il papa agli infermieri - suor Cornelia Caraglio. Una brava donna,
bile di umanizzazione in una società di- a un’infermiera che mi ha salvato la vita. anche coraggiosa, al punto da discutere con
stratta, che troppo spesso lascia ai margini le Era un’infermiera suora: una suora ita- i medici. Umile, ma sicura di quello che fa-
persone più deboli, interessandosi solo di chi liana, domenicana, che è stata inviata in ceva. E tante vite, tante vite si salvano gra-
‘vale’, o risponde a criteri di efficienza o di Grecia come professoressa, molto colta... zie a voi. Grazie di tutto questo!”.
guadagno”.
Il saluto della Presidente Mangiacavalli
La chiave della tenerezza - “Stando con
i malati ed esercitando la vostra professione Santo Padre,
– ha aggiunto il Papa - , voi toccate i malati è con immensa gioia e gratitudine che siamo qui, innanzi a
e, più di ogni altro, vi prendete cura del loro Lei. Rappresentiamo tutti gli Infermieri d’Italia. Siamo per-
corpo. Quando lo fate, ricordate come Gesù sone che si prendono cura di altre persone, nel naturale cam-
toccò il lebbroso: in maniera non distratta, mino umano durante il tempo della sofferenza , della
indifferente o infastidita, ma attenta e amo- malattia e del morire e della morte. Siamo persone, che
revole, che lo fece sentire rispettato e accu- hanno scelto di dedicare la propria vita personale e profes-
dito. Facendo così, il contatto che si sionale, posando lo sguardo sull’altro, andando verso l’altro, verso il più fragile con at-
stabilisce con i pazienti porta loro come un tenzione e cura e quella tenerezza di cui più volte ,Lei ha trattato. Scelta professionale , nel
riverbero della vicinanza di Dio Padre, della senso più nobile del termine. L’infermiera che ha aperto l’era moderna della nostra pro-
sua tenerezza per ognuno dei suoi figli. Pro- fessione , Florence Nigthingale, scriveva che l'assistenza infermieristica è un'arte. Un la-
prio la tenerezza: la tenerezza è la “chiave” voro artigianale, per rifarci a un'espressione che lei, Santo Padre, usa spesso. Un’arte che
per capire l’ammalato. Con la durezza non però non ha a che fare con la tela o con la pietra, ma con un corpo “tempio dello spirito
si capisce l’ammalato. La tenerezza è la di Dio”. L’essere Infermiere, non è semplicemente una tecnica, ma un processo che coin-
chiave per capirlo, ed è anche una medicina volge anima, mente ed immaginazione . Si deve possedere un’immaginazione creativa,
preziosa per la sua guarigione. E la tene- una sensibilità di spirito, un intuito originale che precede i bisogni delle persone che ci si
rezza passa dal cuore alle mani, passa at- affidano. Dunque si debbono possedere qualità me-
traverso un ‘toccare’ le ferite pieno di tafisiche, ma anche competenze clinico assistenziali
rispetto e di amore”. moderne e rinnovate. Difatti, i nostri percorsi di
laurea conducono ai massimi livelli accademici,
Un lavoro usurante - Ma il Papa non ha sino ai dottorati di ricerca , che hanno quale fine il
dimenticato i problemi che tutti i giorni af- miglioramento delle nostre competenze scientifico
frontano gli infermieri nella loro professione, umane. Siamo professionisti che non eseguono det-
dando anche una tirata di orecchi a chi ge- tagli meccanici. Tutti i riti e le cerimonie che il culto
stisce e programma la sanità. “Non stanca- moderno dell’efficienza possono escogitare, tutte le nostre apparecchiature scientifiche,
tevi mai di stare vicini alle persone con potrebbero non salvarci, se non custodiamo gli elementi intellettuali e spirituali della no-
questo stile umano e fraterno, trovando sem- stra arte e se mai vedessimo i mezzi più importanti dei nostri fini. L’assistenza infermieri-
pre la motivazione e la spinta per svolgere il stica, gli infermieri tutti, hanno l’alto valore di servizio alla vita, vogliamo vivere la fedeltà
vostro compito. Siate anche attenti, però - ha all’uomo, del cui valore la norma è garante. L’attenzione a questo, costituisce per l’infer-
affermato con forza -, a non spendervi fino miere, una fonte di principi e norme che illuminano la coscienza e la orientano, special-
quasi a consumarvi, come accade se si è mente nella complessità delle odierne possibilità, a scelte sempre più rispettose della vita
coinvolti nel rapporto coi pazienti al punto e della sua dignità. È questo il vero esame di ammissione all’arte Infermieristica, la pie-
da farsi assorbire, vivendo in prima persona tra angolare, che sorregge l’edificio e lo costruisce sulla roccia. Gli infermieri, si assumono
tutto ciò che accade loro. Quello che svol- Padre Santo, il patrimonio culturale della propria umanità. Grazie Padre Santo ed è con
gete è un lavoro usurante, oltre che esposto gratitudine che La invitiamo al nostro Congresso nazionale della Federazione degli Or-
a rischi, e un eccessivo coinvolgimento, dini degli Infermieri che si apre lunedì 5 marzo, dopodomani, a Roma e se mai questo non
unito alla durezza delle mansioni e dei turni, le fosse possibile, ci assicuri la Sua preghiera anche i nostri cari infermi, perché possiamo
potrebbero farvi perdere la freschezza e la sempre assolvere al nostro mandato di bene e di servizio, con tenerezza e gioia. Grazie.
serenità che vi sono necessarie. State attenti!
Un altro elemento che rende gravoso e ta-
lora insostenibile lo svolgimento della vo-
stra professione è la carenza di personale,